LA NOSTRA STORIA

Da 30 Anni Presenti nel Panorama del Softair

La nostra storia inizia nel 1992, quando tre amici (Igor, Roberto e Luca), componenti dello 001 Italy Splash Contact di Cuneo (il secondo club di softair nato in Piemonte), animati dalla passione per lo sport decidono di separarsi dal club originale per ricostituirne uno più organizzato. Il fortunato incontro tra Oscar, Tony e Igor nell’autunno del ‘93 costituisce quindi il preludio della fondazione del Seals Mondovì Softair team.

Il club si propone fin da subito come realtà attiva e dinamica nel panorama piemontese del softair, accorpando rapidamente membri di tutte le età e organizzando allenamenti con cadenza settimanale, eventi ed incontri con altri club (con qualche timido interessamento anche da parte dei canali tv nazionali): Torino, Alessandria ed Asti sono solo le prime tappe della nostra associazione, che amplia i suoi orizzonti oltre la Liguria e la Lombardia e giù fino alla Toscana.

Inizia così anche la nostra partecipazione alle prime competizioni agonistiche, come il Torneo Marui di Cremona, o il Primo Campionato Piemonte-Liguria, organizzato dai Ranger del Burmia ad Alessandria. L’interesse verso l’attività agonistica cresce all’interno del club fino a sfociare nel 1999 in un cambio generazionale: Igor “Igor” Marchionni sostituisce Oscar nel ruolo di presidente, orientando il club verso un aspetto più competitivo del nostro sport.

Il Salto di Qualità: Il Coordinamento Softair In Piemonte

Promotori del dialogo e della collaborazione tra i club piemontesi, con grande entusiasmo abbracciammo l’idea di creare un’associazione sportiva di coordinamento in Piemonte: dopo un lungo e meditato impegno condiviso con altri club regionali, nel giugno 2001 nacque finalmente lo CSAP (Coordinamento SoftAir Piemonte), ente motore delle attività legate al circuito PCS (Pattuglie Combat a Scenari). Tale specialità ha costituito per anni il primo tentativo concreto ed organico nel softair di rendere misurabile, e quindi arbitrabile, una prestazione sportiva: lo scopo del coordinamento era quindi quello di definire competizioni selettive in grado di valorizzare le migliori prestazioni dei giocatori e stabilire criteri di valutazione equi ed oggettivi.

Il binomio Seals/CSAP non nasce solo dall’essere club fondatori ma anche dalla coesistenza di due presidenze affidate per oltre dieci anni alla figura carismatica di Igor, che ha unito indissolubilmente il destino dei due progetti.

Su Scala Nazionale

Con due membri nel consiglio direttivo CSAP, i Seals prendono successivamente parte alla creazione nel 2009 del Circuito Nazionale PCS (Pattuglie Combat a Scenari). Questa fase di grandi impegni “politici” non è che l’inizio di un lungo processo di crescita e formazione sia per il club che per il SoftAir a livello nazionale, e segna per il club apre l’ultimo cambio generazionale: nel dicembre 2012, Igor Marchionni lascia ad Andrea “Jag” Ricci la presidenza del club per concentrarsi maggiormente sugli impegni con lo CSAP e il circuito PCS, di cui si riconferma per anni il coordinatore nazionale de facto.

I Seals Oggi

Il club, al momento della stesura, conta 34 membri ed è presieduto da un Direttivo composto da 5 membri. Due squadre, la Prima e la Charlie (gestite da un Coordinatore Tecnico), costituiscono la componente agonistica del club e competono rispettivamente nel campionato PCS e nel campionato CWP. Naturalmente, esiste un’aliquota del club che gioca per il semplice piacere di farlo e, oltre a contribuire agli allenamenti fissati con cadenza bisettimanale, partecipa agli eventi extra (come amichevoli, Milsim, ecc.) organizzati ogni anno. Gli impegni agonistici, sociali e formativi del club sono sempre orientati al perfezionamento graduale degli operatori, con una didattica mirata per il miglior affinamento tecnico e tattico.

Contrariamente a quanto affermano alcuni rumor non è mai esistita una “selezione” per entrare nel club. Si tratta piuttosto di una “selezione naturale”, dove nel giro di qualche giocata i nuovi candidati vengono inquadrati sulle regole etico-sportive e hanno modo di decidere se intendono/possono rispettarle o meno.